Bergamo, Carrara: “Non vogliamo accontentarci della salvezza”

(foto di Danilo Scaccabarossi)

Ormai nel Girone A del Campionato di Serie A di basket in carrozzina è già tutto deciso. Ma l’ultima giornata della stagione regolare vede comunque una partita capace di attirare l’interesse degli appassionati: di fronte sabato pomeriggio, sul campo della palestra Italcementi, la SBS Montello Bergamo e il Santo Stefano Kos Group, primo della classe nel raggruppamento degli orobici. I marchigiani di Porto Potenza Picena arrivano in Lombardia con la sicurezza della prima piazza, al termine di un campionato fin qui dominato: nove vittorie su altrettante partite e un ‘più 293’ nel conto dei punti. Un cammino trionfale. Ma dall’altra parte c’è il team di Ilario Narra che vuole chiudere il girone con un’altra bella prestazione, dopo essersi assicurato i play-off e dunque la salvezza.

A prescindere da come andranno gli incontri del decimo turno, Bergamo chiuderà al quarto posto, e dunque andrà ad affrontare nei play-off la prima classificata del Girone B, attualmente la Briantea 84 Cantù. Sarebbe, nel caso, il peggior accoppiamento possibile considerata la forza dei brianzoli, detentori del tricolore e vincitori dello scudetto sette volte negli ultimi dieci campionati. Gli incontri a eliminazione diretta, tuttavia, cominceranno solamente l’11 febbraio: ci sarà tempo per pensare alle sfide più dure e per prepararle a dovere. Intanto, l’obiettivo è chiudere la prima fase con lo stesso entusiasmo che ha accompagnato l’intero cammino della SBS fino a questo punto.

“Ovviamente – spiega Davide Carrara, responsabile basket di SBS – il pensiero in parte è già rivolto alla possibile partita con Cantù, anche se il match contro il Santo Stefano Kos Group ci aiuterà a capire dove dobbiamo migliorare per arrivare pronti ai play-off. Giunti a questo punto, le motivazioni sono molto alte e gli obiettivi devono per forza cambiare rispetto all’inizio del torneo. Se prima puntavamo alla salvezza, adesso che l’abbiamo conquistata non vogliamo accontentarci. Deve essere una regola da seguire a prescindere dalla forza degli avversari, e da mantenere anche per i traguardi futuri. Il lavoro non è finito e siamo pronti per crescere, fin da adesso e poi nei prossimi anni”.

fonte: Special Bergamo Sport