La UnipolSai Briantea84 Cantù conquista lo Scudetto nel campionato italiano di pallacanestro in carrozzina battendo la Deco Metalferro Amicacci Abruzzo nella decisiva gara tre delle finali giocata domenica a Giulianova. Un 67 a 66 che ben racconta l’equilibrio in campo fino all’ultimo tiro della stagione. Si tratta del nono Scudetto nella storia della società lombarda di Alfredo Marson, il settimo dal 2013, a consolidare quella che è una vera e propria epopea che ha segnato la recente storia di questo sport. Grande la delusione per i padroni di casa dell’Amicacci, che sfiorano il primo titolo italiano proprio nell’anno del quarantennale, sprecando un doppio match point casalingo dopo la vittoria in gara uno sul parquet del PalaMeda.
LA PARTITA – A differenza di gara due di sabato 21 maggio, quando la Briantea84 aveva subito preso il largo con un 17 a 2 di parziale iniziale, stavolta è l’Amicacci Abruzzo a partire meglio, con il solito Adolfo Damian Berdun determinato a cancellare l’ultima brutta prestazione. La Briantea84 però non si disunisce e col passare dei minuti – come spesso accaduto in questa stagione – aumenta i giri del motore, fino al primo sorpasso, che arriva grazie ad un gioco da tre punti firmato Filippo Carossino: il capitano azzurro gioca anche questa gara tre con una sicurezza nei propri mezzi e una determinazione davvero notevole, confermandosi sempre più leader del gruppo brianzolo. Dalla metà del primo quarto la partita cambia radicalmente: la luce dell’attacco dell’Amicacci Abruzzo si spegne e i padroni di casa rimangono senza segnare per oltre 7 minuti, durante in quali arriva il primo break della Briantea84, che sale oltre la doppia cifra di vantaggio grazie ad un pesante 15 a 2. E’ il solito Berdun a tentare di tenere a galla i suoi, con un paio di triple che accorciano le distanze: l’argentino segna già 19 punti a metà partita con 7/10 dal campo, ma tutti gli altri giocatori in maglia Amicacci combinano per un insufficiente 4/20. Dall’altra parte la profondità della panchina della Briantea84 è un fattore, con ben sei giocatori a referto dopo pochi minuti. Nel terzo periodo i campioni d’Italia in carica amministrano il vantaggio maniera apparentemente serena, respingendo tutti i tentativi di rimonta degli avversari, che pure in un paio di occasioni di ripresentano a contatto, grazie ai primi canestri nella partita di Cavagnini e Marchionni. Ma gli abruzzesi mancano sempre la possibilità di impattare, puntalmente puniti dalla precisione al tiro di Carossino (che segnerà una doppia doppia da 20 punti e 12 rimbalzi) e dai canestri pesanti di Sagar e De Maggi. L’ultimo quarto si apre con un +13 che sembra preludio della festa della Briantea84. Ma ancora una volta l’Amicacci non abbassa la testa, e proprio nel momento di massima difficoltà piazza un 8 a 0 di parziale che la riporta a 4 punti di distanza. Poi l’episodio chiave: a 3’44” dalla fine Berdun commette il quinto fallo che lo esclude dalla porzione decisiva di match. Sembra per l’ennesima volta finita, con l’uomo più pericoloso dei padroni di casa escluso per falli e la Briantea84 in controllo. Ma proprio sul finale i ragazzi di coach Di Giusto riaprono clamorosamente i giochi, grazie al canestri di Minella e Marchionni, riportandosi a un solo punto di svantaggio. Fondamentali saranno i liberi per l’UnipolSai, soprattutto i due messi a segno da De Maggi nella bolgia del PalaCastrum a 50” dalla fine. Ma la Deco Metalferro non molla e si dà l’ultima possibilità di ribaltare match e serie, con l’ultima azione a disposizione con 10” sul cronometro. La difesa della Briantea84 però regge e il tentativo disperato di Marchionni si infrange sul ferro.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI – “Sapevamo sarebbe stata una battaglia”, commenta al termine coach Tomba; “Loro sono un grande avversario ma noi abbiamo dimostrato di essere squadra vera. Ci siamo complicati la vita alla fine, ma per fortuna siamo stati bravi a non perdere la testa ai liberi”.
Grande la soddisfazione alla sirena finale del capitano Jacopo Geninazzi: “Abbiamo vinto col cuore, oltre ogni ostacolo di una stagione difficilissima. Sono orgoglioso dei miei compagni”. Gli fa eco Filippo Carossino, tra i migliori di questa serie finale: “Abbiamo messo tutto in campo, cuore e testa. Questa è una delle vittorie più belle”. E infine Simone De Maggi, autore dei due liberi decisivi: “In questo palazzetto c’è la mia vita, ho iniziato a giocare qui e segnare i punti decisivi per vincere lo Scudetto è una emozione incredibile. Complimenti all’Amicacci che ha dimostrato di essere una grandissima squadra”.
Fonte: Fipic