Riceviamo e pubblichiamo:
Ciao Neno,
a distanza di pochi giorni ci chiediamo ancora come tutto questo sia possibile.
Non avremmo mai voluto ricevere quel messaggio, quella chiamata e sarà difficile realizzare tutto ciò.
L’incidente, un campo, un pallone da basket, la passione: è proprio grazie a tutto questo che è nata la nostra bella e grande amicizia.
Un legame durato 25 anni che racchiudeva tanto, un legame che per noi andava oltre la semplice amicizia perché eri per noi FAMIGLIA.
Quel tuo numero 17 che portavi sulla tua schiena possente, lo stesso numero che qualche mese fa indossò anche il papà ed era come tornare indietro negli anni, era come vedere te su quel campo.
Abbiamo condiviso tanto insieme e nonostante la distanza eri un punto di riferimento per noi, sapevamo che Neno c’era. Una chiamata, una pizzata, il modo lo si trovava sempre. E adesso invece, chi lo troverà?
Quel posto sarà vuoto, come il vuoto che hai lasciato in tutti noi.
Insieme al nostro papà sei stato un esempio per noi, sai vi assomigliavate tanto. Due uomini forti, sempre con il sorriso in volto e la determinazione di chi non molla mai.
Da bambine quali eravamo siamo cresciute tra due stampelle, una spinta in carrozzina e un canestro.
Mi hai vista e ci hai visto crescere, anno dopo anno. E adesso chi mi farà più arrabbiare? Quel tuo modo di scherzare, sempre con la battuta pronta e sempre pronto a strappare un sorriso, quel tuo essere il nostro gigante buono. Mi ricordo ancora, quando con la fantasia di una bambina, ti dissi che assomigliavi tanto a cavallo Spirit – il mio cartone preferito – per quei tuoi lunghi capelli neri.
Lo zione, com’eri solito a chiamarlo, ha segnato quel canestro per te e continuerà a portare avanti questa vostra passione, immaginando quella tua pacca sulla spalla a fine partita e invece la zia continuerà a parlare ore e ore con la tua Miki, com’eri tu solito ad assistere.
Hai lasciato un grande vuoto.
Avevamo ancora tanto da condividere insieme, da viverci e da raccontarci perché tutto quello che abbiamo vissuto non era abbastanza. Ci saremmo dovuti vedere tutti insieme nei prossimi giorni, vorrei poter riavvolgere tutto e tornare indietro, poter rivivere e vedere di nuovo quell’abbraccio, quella pacca sulla spalla, quella stretta di mano.
Lo zio e la zia Oddi, le tue cucciole Tatiana e Nicoletta – come tu eri abituato a chiamarla – ti ricorderanno per sempre. Porteremo per sempre con noi tutti i ricordi, anche se non abbiamo molte foto scattate insieme. Ma quello che conta sono i ricordi che abbiamo nel cuore e tu sarai sicuramente tra questi. Un fratello, un amico, un grande compagno di squadra, il nostro gigante buono e il mio cavallo Spirit.
PER SEMPRE, OVUNQUE SARAI.
Ci mancherai davvero tanto, per sempre con noi. Con affetto la tua cucciola Tati, la tua Nicoletta, lo zio e la zia Oddi.
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