Cugliandro: “Non posso che ritenermi soddisfatto del lavoro fatto e delle risposte avute”

(foto di Luca Manno)

Con il recupero di Briantea84 Cantù – GSD Porto Torres terminerà domani ufficialmente la regular season della serie A FIPIC, la prima storica stagione della Farmacia Pellicanò RC BiC nella massima serie in un periodo storico davvero difficile per la pandemia che ha colpito il mondo intero. Nonostante tutto i ragazzi capitanati dalla trascinatrice Ilaria D’Anna hanno affrontato viaggi interminabili (e ancora ne dovranno affrontare altri), macinando chilometri su chilometri con la voglia ed il sorriso di chi ha finalmente raggiunto quell’obiettivo tanto sognato.

Oggi ascoltiamo le parole di coach Cugliandro a due giorni dalla prima storica vittoria in serie A degli amaranto.

Coach innanzitutto i complimenti a tutta la squadra per l’evidente crescita a sottolineare che il lavoro, quello fatto bene, ripaga sempre. Le chiedo un piccolo riassunto su questa prima parte di campionato trovandoci in un ipotetico giro di boa, si aspettava queste risposte così evidenti dalla squadra in un campionato così difficile come la Serie A? Abbiamo iniziato la stagione coi primi allenamenti ad ottobre e a parte la piccola ma bellissima esperienza di novembre con la partecipazione alla Coppa Italia FIPIC a Grottglie (TA), tra le mille procedure dovute al covid siamo riusciti a dare sempre più gas agli allenamenti solamente da subito dopo le festività natalizie. A fine gennaio, con l’inizio del campionato di serie A, dopo quasi un anno di stop, abbiamo avuto finalmente i primi confronti tra i “giganti”, sapendo che sarebbe stata una stagione molto difficile in quanto matricola e per le motivazioni di cui tutti siamo a conoscenza per via del covid. Di settimana in settimana siamo riusciti a smussare errori spesso banali dovuti all’inesperienza, crescendo ad ogni partita e cominciando a giocare sempre più di squadra e a conoscerci meglio. Siamo cresciuti molto sull’aspetto difensivo, ma dobbiamo invece ancora migliorare nel dialogo, i ragazzi in campo dovrebbero comunicare di più tra loro e farlo nel modo corretto, problema sinceramente tipico di quando si hanno nel team atleti provenienti da tante differenti nazionalità. Ad oggi non posso che ritenermi soddisfatto del lavoro fatto e delle risposte avute, non potevo chiedere di più dai ragazzi che stanno davvero dimostrando di non mollare mai, fisicamente e psicologicamente. E’ l’inesperienza infatti che ad oggi ha fatto la differenza, solo col tempo, continuando a lavorare duramente ad ogni allenamento, potremo avere maggiori risultati.”

Dando un occhiata ai due gironi che hanno composto la regular season di serie A, quali sono secondo il suo parere i giocatori e le squadre che più hanno impressionato e quali sorpreso? “Ritengo delle certezze assolute Sabri Bedzeti nel girone A e Sofyane Mehiaoui nel nostro girone, giocatori con caratteristiche sicuramente diverse, ma che cambierebbero gli equilibri di qualunque squadra. Per quanto riguarda le sorprese come rivelazione del campionato, innanzitutto sono molto felice di vedere molti giovani italiani giocare in diverse squadre e penso che proprio tra i giovani Amine Gamri del Millennium Padova nel girone A sia una delle rivelazioni, è un ragazzo molto giovane e veloce e sta dimostrando di avere carattere ma anche tanta qualità, mentre nel girone B non ho dubbi che la vera rivelazione sia il nostro capitano Ilaria D’Anna e non perché io sia di parte, ma per quello che sta facendo vedere, non solo nelle realizzazioni, ma nel complesso, difesa, visione di gioco, leadership, insomma sta dimostrando chiaramente che le donne, anche quelle con punteggio di classificazione funzionale più alto, possono tranquillamente calcare campionati difficili come la nostra serie A italiana. Per quanto riguarda le squadre credo che non ci siano state sorprese nei due gironi, nonostante sia stata creata una formula in cui il covid, coi contagi ai vari atleti, avrebbe potuto e potrà fare la differenza. A roster completi si prospetta una finale scudetto tra S.Stefano Porto Potenza Picena e Briantea84 Cantù in cui tutto potrebbe succedere.  

Cosa si aspetta da questa seconda fase in cui affronterete il S.Stefano Avis che ha finora comandato il giorne A? – “Bisogna essere realisti, il S.Stefano è innanzitutto l’ultima squadra ad aver vinto lo scudetto prima dell’interruzione della scorsa stagione sportiva dovuta al covid, è una squadra composta da campioni, molti sono atleti della Nazionale Italiana maschile, allenati da un coach secondo me super come Roberto Ceriscioli e che fanno della aggressività difensiva la loro arma migliore, con una asfissiante zona press dal primo all’ultimo minuto a prescindere da chi affrontano. Sarà una partita per noi veramente difficile sotto tutti gli aspetti, che servirà tanto ai nostri ragazzi per acquisire ulteriore esperienza, ma che non dovrà scoraggiarci prima ancora di iniziare, non dimenticando il nostro obiettivo principale che è sempre quello di imparare da qualsiasi errore commesso, per crescere e migliorare.

E allora diamo a coach Antonio Cugliandro un grande in bocca al lupo per la partita di sabato a Porto Potenza Picena contro i Campioni d’Italia, augurando di incrementare sempre più la grande crescita già riscontrata dei nostri fantastici ragazzi. “Grazie e alla prossima!!!”

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