Di Giusto: “Peccato, abbiamo capito tardi le nostre potenzialità di vittoria

Esce sconfitta dalla semifinale di Coppa Italia la Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, che cede alla Santo Stefano Avis con il punteggio di 55-49 nella Final Four di Grottaglie. Sempre nella città tarantina sfiderà sabato mattina alle ore 9 la Studio3A Padova Millennium, battuta da Cantù per 71-44 nell’altra semifinale.

L’Amicacci rincorre per tutto il primo tempo Santo Stefano, che riesce a mettere in difficoltà gli avversari sfruttando la propria fisicità, riuscendo comunque a limitare i danni in difesa. All’intervallo il tabellone segna 31-22 in favore della squadra di coach Ceriscioli. La ripresa si apre ancora nel segno dei portopotentini, efficaci nella difesa a tutto campo e trascinati in attacco da un Andrea Giaretti inarrestabile. La Deco Metalferro scivola a -15, poi reagisce e rientra in partita con un parziale di 8-0 che vede protagonista Adolfo Damian Berdun. Santo Stefano però ritrova il canestro sulla sirena di chiusura del terzo quarto ancora con Giaretti che piazza una tripla da distanza siderale (46-36). Nel quarto conclusivo si lotta, in particolare nel pitturato, con l’Amicacci che riesce a farsi sotto sul -6 con i canestri del giovane Benvenuto e la fuga di Berdun lanciato in campo aperto. La squadra di coach Di Giusto però non riesce a sfruttare le opportunità di ridurre ulteriormente le distanze, venendo punita dall’incursione dell’ex Domenico Miceli che spegne le speranze degli abruzzesi. Gli ultimi possessi non cambiano le sorti del match con la Santo Stefano Avis che vince 55-49 e conquista la finale, di scena sabato mattina alle 11:30 contro la UnipolSai Briantea Cantù.

Il coach della Deco Metalferro Carlo Di Giusto commenta così la gara:

“Peccato, abbiamo capito tardi le nostre potenzialità di vittoria. Siamo partiti con il freno a mano tirato, timorosi di fronte alla pressione difensiva avversaria. Pressione che ci aspettavamo e contro cui avevamo previsto delle soluzioni, ma siamo partiti facendo un po’ confusione in campo, dovuto al fatto che siamo ancora un cantiere aperto con un roster rinnovato per la metà. Dobbiamo essere positivi, sapevamo di avere di fronte una delle squadre favorite, con un gruppo esperto che lavora da tanti anni, ampliato da innesti importanti. C’è rammarico, al di là di qualche errore tecnico, per un approccio alla partita forse troppo timoroso. Dovremo lavorare con un impegno ancora maggiore e credere nelle nostre possibilità. La cosa positiva è che ho visto una reazione, non siamo crollati e la squadra ha preso la sconfitta con uno spirito positivo”.

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