
Il principale movimento nostrano di basket in carrozzina (quello targato Fipic) sta attraversando uno dei periodi più difficili della sua storia recente.
Uno dei segnali più preoccupanti è stato la cancellazione del campionato giovanile, prima nella formula 5vs5 e successivamente in quella 3vs3. Senza una competizione “Under” diventa difficile immaginare un rinnovamento e una crescita a lungo termine del basket in carrozzina italiano.
Un altro duro colpo è arrivato con la scomparsa (già da qualche anno) della Nazionale femminile. Questo evento rappresenta una grave perdita non solo per le atlete, ma per tutto il movimento che perde un’importante rappresentanza in campo internazionale. La mancanza di una selezione femminile limita le opportunità per le atlete italiane di competere ai massimi livelli e di farsi valere in un contesto internazionale.
La mancata qualificazione della Nazionale maggiore alle Paralimpiadi ha poi ulteriormente aggravato la situazione che ha portato al recente cambio del direttore tecnico.
A completare il quadro negativo, vi sono stati diversi forfait nei campionati di Serie A e B. Queste defezioni indicano difficoltà economiche e organizzative per molti club, che faticano a sostenere i costi di gestione e a garantire una partecipazione competitiva ai campionati.
Ma non ci sono solo note negative. Quelle positive sono arrivate dagli azzurrini quarti all’Europeo Under 23, dalla presenza di due club italiani (anziché uno) nelle prime 10 posizioni del ranking EuroCup e dalla prima volta in Serie B del Wolf Basket Pistoia, realtà proveniente dal campionato UISP.
Quest’anno (ancora non si conosce la data) le società Fipic andranno alle urne per eleggere il nuovo presidente. Sarà un momento cruciale per il futuro del basket in carrozzina italiano. La speranza è che possa emergere una figura capace di affrontare le attuali difficoltà e di rilanciare il movimento con nuove idee e strategie efficaci. La nuova dirigenza avrà il compito di risolvere le problematiche strutturali, di incentivare la crescita del settore giovanile, di ricostruire la nazionale femminile e di garantire la sostenibilità economica dei club.