Il grido d’aiuto della Tds Livorno: “Ci sentiamo abbandonati”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dalla società TDS (Toscana Disabili Sport) Livorno presieduta da Maurizio Melis.

Il “de profundis” dello sport paralimpico a Livorno

Muore lo sport paralimpico a Livorno. Lo sta decretando, col suo silenzio inspiegabile, l’amministrazione comunale.
Mentre le piscine e gli impianti sportivi riaprono in tutta Italia, anche se con le nuove norme in merito al Covid-19, mentre sono già ripresi da tempo gli sport individuali e stanno riprendendo tutti gli sport di squadra (riprende persino il campionato di calcio) a Livorno tutto rimarrà fermo.
Dall’articolo pubblicato dal consigliere comunale Cannito, che ringraziamo sin d’ora per l’interessamento e per aver rotto il muro del silenzio, abbiamo notizia che le piscine non riapriranno fino a settembre e che anche in quel periodo ne riaprirà 1 su 3. Ma tutto l’impianto della Bastia, per quanto ne sappiamo, non riaprirà, compresi quindi i campi da basket. E non abbiamo neanche notizie della palestra delle Mazzini, che ci era appena stata assegnata per la pratica del sitting-volley.
La TDS-Toscana Disabili Sport, oltre a quest’ultima specialità, svolgeva gli allenamenti di basket in carrozzina alla Bastia e il nuoto e la pallanuoto tra la piscina della Bastia e la Neri. Nei giorni scorsi abbiamo inviato una mail al Sindaco (ancor più in virtù della sua delega allo sport) per avere notizie e per chiedere la convocazione di un tavolo programmatico tra Comune, gestori delle piscine e dei campi da basket, Coni e Cip (il Comitato Paralimpico) territoriali, ma la mail è tutt’ora inesitata. Silenzio assoluto. Non abbiamo notizie di alcuna iniziativa volta a risolvere il problema e, oltretutto, si rischia di arrivare a settembre con qualcuna delle parti che rischierà di cadere dalle nuvole.
I progetti della TDS per quest’anno e il prossimo erano di ampio spettro. Già alla fine del 2019 i nostri ragazzi del nuoto per disabili motori sono diventati Campioni Italiani e detentori di record italiani di categoria e assoluti e miravano a portare sempre più in alto il nome dello sport livornese in Italia; la squadra di basket in carrozzina era pronta (grazie anche ad una raccolta pubblica di fondi) all’iscrizione al campionato nazionale; il sitting-volley, dopo enormi problemi per reperire una palestra, stava finalmente cominciando a formare una squadra. Tutte cose mai esistite a Livorno. Erano il nostro orgoglio, ora sono la nostra delusione.
Tutti questi progetti, il lavoro di anni e anni, rischiano di cadere nel vuoto. Tanti ragazzi, che avevano trovato la propria realizzazione nella pratica sportiva, sono tristemente fermi a casa, perché la TDS è l’unica società che pratica queste discipline in tutto il territorio livornese.

Ci sentiamo abbandonati e colpevolmente ignorati. Il tutto mentre fervono le attività per la cessione del Livorno Calcio, che evidentemente attrae più consenso popolare di 34 atleti disabili che ora sono tristemente rinchiusi in casa nella più completa inattività, totalmente all’oscuro di quello che gli riserva il futuro sportivo e profondamente delusi nel vedere spenta la luce che in questi anni la TDS aveva acceso nei loro occhi.

Livorno, il mondo della disabilità, la Livorno sportiva tutta esige spiegazioni. Immediate e dirette. Chiamiamo a raccolta Sindaco, giunta, maggioranza consiliare e opposizioni.

Stiamo organizzando una manifestazione di piazza, nel pieno rispetto delle norme antivirus, per pretendere l’attenzione che ci meritiamo. Perché il lavoro fatto da tecnici ed educatori per anni e anni non cada nel vuoto, perché questi bambini e ragazzi non vengano privati del loro futuro. Perché lo sport per disabili più che un’esigenza è un diritto.

Maurizio Melis