Il Santa Lucia scrive al Sindaco: “Non siamo cittadini di Serie B”

Lo storico sodalizio capitolino di basket in carrozzina, in una lettera aperta al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso profondo sconforto per la mancanza di attenzione nei confronti del basket paralimpico, nonostante i numerosi successi e titoli della squadra, la più titolata d’Italia in tutte le discipline sportive.

Carissimo Sindaco,

con il Suo stesso entusiasmo apprendiamo della promozione della Virtus Roma in serie B1. Che bella notizia per la pallacanestro capitolina! Speriamo che sia la prima di un nuovo e luminoso capitolo della storia di questo sport così amato quanto, talvolta, trascurato.
Bene ha fatto ad invitare la squadra in Campidoglio, occasione che restituisce alla nostra disciplina orgoglio ed emozione per essere parte della storia sportiva di Roma.
D’altro canto, non possiamo che manifestarLe il nostro profondo sconforto per rilevare che la stessa attenzione non è stata riservata al basket paralimpico (anzi, per usare la definizione più appropriata ed eloquente, al basket in carrozzina), in una Capitale così grande, inclusiva, aperta e moderna come Roma ambisce ad essere.
Amaro è constatare che 21 scudetti, 24 finali di campionato disputate consecutivamente, 3 Champion’s Cup e numerosi altri trofei tra Coppa Italia, Super Coppa e Coppa Europea che hanno fatto del Santa Lucia Basket Roma la squadra più titolata d’Italia in tutte le discipline sportive non sono bastate per ottenere null’altro che un’occasione per poterle rappresentare le nostre istanze (e consegnarLe la maglia n° 1 che abbiamo pronta per Lei e per l’Assessore Onorato dal 2022!).
Amaro è constatare che quella carrozzina che ciascuna e ciascuno dei nostri atleti vive oggi non come un ostacolo ma come lo strumento di emancipazione grazie al magico incontro con il nostro sport, rappresenta forse agli occhi dell’Amministrazione una deminutio, che rende meno interessante e meritevole il nostro percorso e i nostri traguardi.
Eppure ci amministriamo e sosteniamo completamente da soli dal 2018 e nulla mai abbiamo chiesto.
Eppure dalla Serie B, 2022/2023, nella quale ci trovavamo non per retrocessione ma per rinuncia dovuta alla carenza di risorse, siamo stati promossi in Serie A nella scorsa stagione e abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo scegliendo di disputarla per non privare le nostre atlete e i nostri atleti della possibilità di vivere un’esperienza così bella e formativa come quella del campionato maggiore. La stessa ragione per la quale li abbiamo portati in Europa, dando fondo senza rimpianti a tutte le nostre risorse e capacità manageriali, che abbiamo imparato a maturare in questi ultimi intensissimi anni.
Nessun rimpianto, appunto. Nemmeno per essere tornati in serie B, dalla quale sapremmo risalire la china, non abbiamo dubbi, con la forza e la resilienza che la squadra ha sviluppato in questi anni; con l’attaccamento alla maglia, e alla Città, che ha trovato e trova energia attraverso le decine e decine di incontri che in off-season facciamo nelle scuole di Roma e provincia per promuovere il movimento paralimpico, sensibilizzare studentesse e studenti e avvicinare ragazze e ragazzi con disabilità all’esperienza di libertà che per loro può rappresentare lo sport. Solo, piuttosto, un grande rammarico.
Quello di dover accettare che il solo ostacolo che finora ci è risultato insuperabile è questa nostra città immensa e dall’immenso cuore che tuttavia non è in grado di darci una casa.
Un luogo dello sport in cui allenarci, disputare le partite, avviare i più piccoli al nostro sport e restituire alla nostra community il sostegno e l’amore che in questi anni non ci ha mai fatto mancare. Avrebbe potuto constatarlo anche Lei di persona, venendoci a trovare in una delle occasioni in cui L’abbiamo invitata insieme all’Assessore Onorato.
A nulla sono valsi i contatti con l’Assessorato iniziati all’indomani dell’insediamento della Sua Giunta, le proposte e i progetti da noi stessi, insieme ad altre primarie società di basket in piedi della Città, portati all’attenzione degli uffici competenti.
Molte telefonate, mediazioni, incontri, possibilità, aperture, promesse, financo dichiarazioni pubbliche di imminente risoluzione “a partire da settembre” (Assessore Onorato in Commissione Sport del 1° agosto 2023).
Il 6 giugno 2024 il Santa Lucia Sport, gli atleti, il Presidente e lo staff di volontari che hanno dato l’anima per tenere in piedi questo miracolo di inclusione sociale, prima che di agonismo, alzano bandiera bianca.
Non è la Serie B agonistica a dolerci oggi, brucia piuttosto la ferita profonda di sentirci cittadini di serie B. Noi che abbiamo risalito rampe scoscese, aggirato barriere, sorriso e gioito di quello che alcuni altri vedono come un limite, ci arrendiamo. C’è un gradino troppo alto che non riusciamo a salire. È la nostra – amatissima – Roma.

Con stima,
Mohamed Sanna Ali
Presidente Santa Lucia Sport