La storia di Kevin Giustino: “Amo questo sport soprattutto dal punto di vista umano”

Kevin Giustino è uno degli atleti “normo” che militano nel campionato di Serie B Fipic. Quella che segue è la sua storia personale, diffusa sui social dall’amico Mattia Pannocchia che oggi, alle 20.45, esordirà con la Toscana Disabili Sport Livorno in una partita benefica alla Rotonda d’Ardenza.

“Ciao a tutti, il mio nome è Kevin e ho 21 anni, gioco a basket in carrozzina dall’ormai lontano 2010 per poter passare più tempo con mio padre che ha perso la gamba in un incidente stradale.
A dire il vero la mia carriera cestistica è cominciata due anni prima in una società di basket “per normodotati” a Firenze. Nel frattempo mio babbo venne a sapere che esisteva una squadra di basket in carrozzina in città ed incuriosito andò subito a provare e decisi di andare anche io.
Arrivati all’allenamento, nonostante la mia tenera età, ho accolto la proposta di sedermi sulla carrozzina..fu amore a prima vista , da quel momento ho fatto parte di questa grande famiglia.
Erano i primi anni della società ed esisteva solo la giovanile, per una questione di età potevo giocare io, ma non mio padre.
In ogni caso, ho fatto la giovanile fino a quando non ho compiuto 16 anni, con notevoli risultati : 2 anni consecutivi di final four con secondo e terzo posto.
Nel 2018, anno in cui nel basket in carrozzina ho cominciato a giocare in serie B (finalmente con mio padre!), ho praticato basket in piedi e seduto, ma dato l’impegno richiesto per crescere in serie B ha prevalso la passione del basket in carrozzina.
Fino all’anno scorso ho giocato a Firenze, sono stati anni dove ho fatto tantissime esperienze soprattutto nella stagione 2020/2021: anno da aiuto allenatore della giovanile con vittoria dello scudetto! E con la serie B, sempre nello stesso anno, siamo riusciti a vincere il campionato guadagnandoci così la promozione in serie A, emozione unica, ma poiché il regolamento federale non prevede la presenza del normodotato nella massima serie, sono stato costretto ad andare via.
Così ho iniziato a giocare a Rieti, un’altra società che militava nel campionato di serie B, anche grazie a loro sono cresciuto, abbiamo fatto una bella stagione e il nostro campionato è terminato con le semifinali.
Continuando ad amare profondamente questo sport a livello professionale e umano soprattutto… vediamo cosa mi riserverà il futuro!”