Alberto Esteche: “Tornare a Cantù è una grande gioia”

(Foto di Pietro Caldera)

La UnipolSai Briantea84 Cantù ufficializza il ritorno di Alberto Esteche in biancoblù dopo due anni dalla sua prima esperienza in Brianza. L’atleta argentino ha firmato un rapporto di collaborazione che lo vedrà legato al club del presidente Alfredo Marson fino al 31 maggio 2021, con un’opzione di rinnovo per la stagione successiva.

“Tornare a Cantù è una grande gioia – ha commentato Esteche -. La prima volta che sono venuto qui (stagione 2017-18, ndr) ho subito detto che per me si stava realizzando un sogno. Non mi sono mai dimenticato quell’anno, porto con me ricordi molto belli: esperienze vissute, l’affetto delle persone che hanno lavorato per fare in modo che i giocatori si trovassero sempre bene, tutto questo ha generato una voglia di dare sempre il massimo. Ho trovato un grande gruppo unito”

“Mi considero un atleta molto ambizioso – ha poi aggiunto Esteche -, che si allena per migliorare di giorno in giorno. Obiettivi? Dare il meglio per la squadra, con la consapevolezza che se si lavora tutti insieme e con una mentalità vincente arriverà tutto in favore. Perché ho scelto di tornare alla UnipolSai Briantea84 Cantù? Indossare questa maglia è simbolo di impegno, sacrificio, disciplina, passione e amore per questi colori”.

BIOGRAFIA – Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Niente di più calzante per Alberto Esteche che nell’ottobre 2018 aveva salutato la Brianza dichiarando “che questo sia un arrivederci e non un addio, vestire questa maglia è stato un onore e chissà, magari lo sarà ancora in futuro”. Detto, fatto. L’argentino, nato a Buenos Aires l’1 gennaio 1990, si ripresenta alla corte di Alfredo Marson dopo le ultime due esperienze spagnole con Bsr Amiab Albacete e Club Mideba Extremadura. Per lui un solo anno a Cantù nella stagione 2017-18: Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e un terzo posto in Champions League è quanto ha messo in bacheca nella prima parentesi italiana della sua carriera. Due fratelli, la famiglia prima di tutto. Nei momenti di relax Alberto Esteche legge libri sulle storie di ex grandi atleti o guarda qualche serie tv. Durante la quarantena ha scovato una nuova passione: cucinare per preparare piatti sani, “perché il cibo è parte importante e integrante della mia vita da sportivo”. Esteche ama viaggiare e scoprire nuove culture. Sport preferito? Neanche a dirlo, il basket: segue Nba, campionato italiano e spagnolo. Se gli si chiedesse il nome del suo idolo, risponderebbe con quello di suo papà. Ruolo? Play-guardia di punti 2.5 nella classificazione funzionale.

“Alberto Esteche è un atleta di carattere – ha commentato Daniele Riva, coach della UnipolSai Briantea84 Cantù -, con una buona visione di gioco e con un’ottima dinamica in fase di passaggio. Sono dettagli che calzano a pennello e che si integrano con le caratteristiche del gruppo. Esteche è un ragazzo pronto a mettersi a disposizione, con tanta voglia di fare”.

LA CARRIERA – All’età di 10 anni l’incidente che gli cambia la vita: una lesione spinale provocata da una pallottola vagante durante la notte di capodanno. Conosce poi il basket in carrozzina nel 2006, partendo dal club argentino del Cedic di Buenos Aires, sua città natale. Percorso netto in tre stagioni: sotto la guida tecnica di Mario Reynoso il club vola dalla terza divisione argentina alla massima serie conquistando, nel 2009, lo scudetto della Serie A. Nel mentre, arriva la prima convocazione con la nazionale argentina (2008), appena maggiorenne. Nel 2009, il debutto in un torneo ufficiale con la maglia Albiceleste: la Coppa America a Vancouver, in Canada. Nel 2010 si trasferisce al River Plate con cui conquista il suo secondo scudetto in Argentina.

Il 2013 è l’anno dell’approdo in Europa. Prima tappa nel club spagnolo del Mideba Extremadura, per poi vestire la maglia del Bsr Amiab Albacete, club con il quale nella stagione 2016-17 si laurea vicecampione nella Copa del Rey, oltre a raggiungere un secondo posto sia nella liga spagnola che nella Coppa Vergauwen. Nel 2017-18 l’esperienza a Cantù con i tre trofei conquistati, poi i ritorni prima ad Albacete e poi a Mideba, prima di risposare quest’anno il progetto della UnipolSai.