Livorno, alla “Bastia” spariscono i palloni della squadra di basket in carrozzina

Alla Bastia sparisce di tutto, e ci teniamo prima di ogni altra cosa ad escludere la responsabilità del Gestore dell’impianto“, esordisce il presidente e coach della squadra di basket in carrozzina della Toscana Disabili Sport Maurizio Melis, compagine che si allena in quell’impianto martedì, giovedì e sabato sin dalla riapertura e che partecipa al campionato di serie B nazionale.

Sabato scorso ad esempio iniziamo l’allenamento togliendo dal cassone (ora chiuso a chiave) 8 palloni e alla fine ce ne ritroviamo 7. E’ già la seconda volta che accade ma la prima volta un accompagnatore di un’altra società che si allena in questo impianto ce l’ha riportato indietro, perché su tutti i palloni, col pennarello indelebile, c’è la sigla TDS“.
Ora lo dovremo ricomprare perché il regolamento dice che ad inizio partita i palloni debbano essere almeno 8, di cui 4 da mettere a disposizione della squadra ospite e 1 da consegnare agli arbitri come pallone ufficiale della gara“.

Un costo importante per la società?
Direi di sì, considerato che ogni pallone costa circa 60 euro e non si può risparmiare perché la Federazione impone un preciso tipo di pallone consentito. Ora ce n’è sparito uno, ma quando abbiamo cominciato gli allenamenti ne mancavano ben 5 sugli 8 che ci aveva regalato l’anno scorso la Libertas 1947 del presidente Roberto Consigli! Due di questi li abbiamo purtroppo visti nelle gabbie portapalloni di altre società con sopra le loro sigle ma ben visibile sotto la sigla TDS. Qui non c’è un errore, c’è proprio malafede. Un dirigente, contattato, ha prontamente chiesto scusa e anzi, oltre a restituirci il nostro pallone, ce ne ha regalato uno nuovo di zecca, ma degli altri se n’è persa traccia e abbiamo dovuto ricomprarli, noi che facciamo salti mortali per portare avanti l’attività perché non vogliamo far pagare quote esose agli atleti con disabilità che fanno parte dell’Associazione. In aggiunta a questo, questa estate è sparito un trolley con tutti gli attrezzi (chiavi inglesi, brugole, avvitatori e attrezzi specifici per le carrozzine) che noi usiamo per la manutenzione, appunto, delle carrozzine da basket, del valore complessivo di diverse centinaia di euro, tutta roba nuova di zecca. Non riusciamo a non sospettare di persone che frequentano l’impianto.
E’ una vergogna già rubare, perché a questo punto di furto si tratta, ma rubare ad un’associazione come la nostra che si occupa di avviare allo sport le persone con disabilità è una vera vergogna. Gli autori hanno la dignità sotto i tacchi e non meritano perdono. Perché può succedere (è successo anche a noi e li abbiamo restituiti) di ritrovarsi un pallone non tuo, ma poi vedi la sigla che c’è marcata sopra e li restituisci. Chi oggi, società sportiva o singola persona, sta giocando con i palloni con la sigla TDS sappia che fa schifo a me che passo 24 ore al giorno per reperire fondi e a tutti i livornese che non meritano una pubblicità del genere“.

Danno totale quindi? 
Un migliaio di euro. Per noi un patrimonio. Praticamente quello che abbiamo raccolto in due giorni di attività all’ultimo Effetto Venezia grazie alla generosità di tante persone“.

La speranza quindi è che leggendo queste righe gli autori dei riprovevoli gesti si “ravvedano” e restituiscano alla Toscana Disabili Sport il maltolto, anche consegnandolo alla segreteria della Bastia.
Un accaduto che fa male ai tanti livornesi di buon cuore che da anni ormai sostengono quest’associazione.

Fonte: Toscana Disabili Sport Livorno