
Sono passati due anni dal giorno in cui la vita di Marco Canella è cambiata radicalmente a causa di un incidente. Oggi, il cestista dell’HB Uicep Torino ha condiviso su facebook alcune frasi toccanti, che descrivono con intensità e profondità le emozioni che ha provato durante questo difficile percorso. Ha scelto di utilizzare le parole del nuotatore Manuel Bortuzzo, vittima di un drammatico errore che lo ha reso disabile, perché le sente come proprie. “Per quanto si possa essere maturi, non si è mai pronti a ritrovarsi disabili da un giorno all’altro. Non è paragonabile a nulla, è peggio di un lutto, perché il lutto non tocca il proprio fisico, questo è il lutto di sé! Sento la mancanza di me…, devo elaborare il lutto di me stesso, dire addio a una parte di me che è morta. E con questo devo fare i conti sempre, dal momento in cui mi sveglio e mi alzo fino a quando vado a dormire. Non è facile dire addio a una parte di sé nel fiore della giovinezza. Chi capisce questo riuscirà a starmi accanto sempre. Oggi sono più sereno e realista, so che posso essere felice oppure completamente disperato. Mi accetto in ogni sfaccettatura, per quello che sono.”
Queste parole risuonano profondamente in Marco, che da due anni affronta la sfida di convivere con una disabilità acquisita. L’incidente ha segnato un punto di svolta nella sua vita, costringendolo a confrontarsi con la perdita di una parte di sé stesso e ad elaborare un lutto personale che va oltre il dolore fisico. Nonostante le difficoltà, il classe 2004 si sente oggi più sereno e realista. Ha imparato ad accettarsi in tutte le sue sfaccettature e riconosce che la felicità e la disperazione possono coesistere, e che entrambe fanno parte del suo percorso di rinascita. Un elemento fondamentale nel viaggio di Marco è stato il supporto incondizionato delle persone a lui vicine. “Ci tengo di cuore a ringraziare chiunque mi abbia sostenuto tramite parole di incoraggiamento o facendomi sentire la sua vicinanza tramite la raccolta fondi per permettermi di camminare dignitosamente, siete parte fondamentale della mia rinascita,” scrive Marco, sottolineando l’importanza della solidarietà e dell’amore ricevuti. Il cammino verso la ricostruzione è stato complesso e pieno di sfide, ma Marco è riuscito a trovare una nuova prospettiva di vita. Grazie alla sua forza interiore e al sostegno della sua comunità, sta riscoprendo se stesso e ricostruendo la propria esistenza con dignità e speranza.