In casa Reggio Bic c’è già molto fermento, tra il basket mercato e l’organizzazione della nuova stagione sportiva. Ne ha parlato l’head coach Antonio Cugliandro ai microfoni della testata Reggioacanestro.it dove si è parlato sia del mercato del team reggino che già ha piazzato la prima riconferma del capitano Pongsakorn Sripirom ma per tutti “Baz” per poi argomentare del prossimo campionato in cui la compagine bianco amaranto vuole “alzare l’asticella” e far ancora meglio e per ultimo del restyling in atto al Palacalafiore.
Innanzitutto, corrisponde a verità che in seguito all’ importante conferma del Capitano Baz siete al lavoro per nuovi ingaggi di livello?
“Il rinnovo del nostro capitano “Baz” non è stato affatto facile e scontato, per fortuna o purtroppo grazie anche ai risultati ottenuti sul campo, l’atleta tailandese oggi è considerato uno dei maggiori talenti, grazie anche alla sua giovane età. Personalmente ho dichiarato più volte che per me è stata una fortuna aver notato per primo il suo talento ed averlo portato in Italia 4 anni fa, quando ancora era un ragazzino come tanti, oggi però avere Baz in squadra è certamente motivo di orgoglio, ma che implica il dover fare attorno a lui una squadra di un certo livello.
Certo è che stiamo lavorando per contraccambiare la fiducia che lui ha riposto in noi, ma siamo consapevoli che la conferma di “Baz” e l’aggiunta di ulteriore o ulteriori atleti di alto livello, comporterà ovviamente un ulteriore aggravio in termini economici che noi ad oggi possiamo affrontare solo fino ad un certo punto. La volontà di confermare “Baz” e’stata parallela al fatto di volere aumentare il livello del roster per la prossima stagione, facendo un ulteriore step, alzando così la cosiddetta asticella, che possa portare la nostra città e regione, attraverso il nostro
club, sotto riflettori piu ambiti e che meriterebbe di avere. Per far ciò però, è scontato che ci vorranno maggiori risorse economiche e la speranza di vedere avvicinarsi qualche azienda importante magari del territorio, che possa aiutarci maggiormente, dopo aver conquistato negli ultimi due anni due ottime 7^posizioni e qualificazioni ai play off scudetto, ad avvicinarci ancor più alle prime quattro squadre d’Italia”.
Quanto é complicato confermarsi nella massima serie del basket in carrozzina a livello economico e gestionale ? Sono in arrivo nuovi ed importanti sponsor ?
“E’ davvero difficile come in ogni sport, sottolineando anche tutto il lavoro che c’è dietro in cui bisogna avere gli occhi ben aperti h24, di fronte all’accessibilità per atleti con disabilità, quindi dentro e fuori dal campo. Le spese ed i pensieri sono davvero tanti soprattutto durante le trasferte, quando dico che a noi non basta allacciarsi le scarpe ed iniziare a correre dentro al campo da basket, e’ una frase che normalmente scivola via per molti, senza dare il giusto peso alle parole che dico, considerando che ci sono dietro tante di quelle accortezze da dover rispettare
per una società di basket in carrozzina e per un atleta avente disabilità, che davvero in molti nemmeno immaginano. Queste accortezze comportano spese maggiori a livello economico, necessità di diverse figure in uno staff tecnico e dirigenziale, che diventano fondamentali durante una intera stagione sportiva. Purtroppo ad oggi non ci sono novità in merito a nuovi sponsor, ma stiamo lavorando con il nostro referente marketing, Amelia Eva Cugliandro, a nuove idee e proposte per partner e tifosi, che possano portare ossigeno al club. Tra le novità, anticipo che il prossimo anno il club prevederà una tessera del tifoso attraverso una donazione di 30€ annuali, che permetterà di poter assistere a tutte e dieci le gare interne della Reggio BiC durante il campionato di serie A, in virtù anche del fatto che la prossima stagione il campionato verrà svolto in un unico girone, comportando quindi maggiori incontri, una maggiore durata e di conseguenza quindi, anche maggiori spese in termini di trasferte e per gli atleti”.
Stiamo vivendo una vera evoluzione dell’impiantistica sportiva. La Reggio Bic rimarrà al PalaCalafiore? Cosa ne pensi della riapertura del Pianeta Viola?
“Diciamo che per noi quello di poterci allenare e fare le gare interne al Palacalafiore di Reggio Calabria e’ un “piacevole obbligo”, nel senso che ci troviamo bene per gli spazi e per le pochissime barriere architettoniche, oggi quasi annullate, grazie agli accorgimenti avuti dalla gestione del comune di Reggio Calabria attraverso la figura “onnipresente” di Eleonora Megale. Tra le ultime novità, vi è anche la riattivazione dell’ascensore interno all’impianto, che davvero in pochissimi conoscevano addirittura dell’esistenza. Quando parlo di “piacevole obbligo”, parlo anche del fatto che in altri impianti cittadini sarebbe impensabile poter avere la stessa accessibilità, per noi e per le squadre ospiti, ci abbiamo provato in passato in alcuni di questi
impianti, ma il Palacalafiore è senza dubbio per noi la migliore struttura utilizzabile, anche in merito ad alcune norme che prevede il regolamento. Per quanto riguarda la riapertura del Pianeta Viola, ne sono ovviamente felice anche perché riuscirà a dare una bella boccata di ossigeno a tante realtà sportive del territorio, che adesso potranno trovare nuovi spazi ed orari, accontentando un po’ tutti in attesa della riapertura della nuova palestra di Ravagnese (forse mai aperta ad oggi) e del nuovo “palloncino” comunale, in modo tale da restituire poi al Pianeta Viola, quella
identità che gli spetta come tempio del basket, in cui si spera possano tornare a crescere nuovi talenti del nostro territorio”.
Stiamo raccontando e rivivendo Eurocup 2024. A posteriori, quanto é stato importante e difficile mandare in scena la kermesse continentale a Reggio Calabria?
“E’ stata per noi una grande sfida quella di portare a Reggio Calabria per la prima volta nella storia un evento di carattere internazionale, dedicato ad uno sport per disabili come il basket in carrozzina. Considerando tutte le difficoltà del caso a partire dalle strutture cittadine che potessero ospitare un numero così elevato di persone con disabilità, all’accessibilità dalle strutture stesse verso l’impianto sportivo, cercando allo stesso tempo di rendere l’esperienza di Reggio Calabria indimenticabile per club provenienti da Spagna, Turchia e due dalla Francia, volendo lasciare nei loro occhi e nelle loro menti, qualcosa di indimenticabile. Beh a detta di molti ci siamo riusciti ed anche alla grande, è stata una organizzazione magnifica nonostante mille imprevisti che sono stati puntualmente affrontati e risolti da tutto il nostro prezioso Staff. A dire la verità a breve dovremo riunirci per discutere anche del futuro inerente alla coppa europea e non nascondo che ci sarebbe tutta la voglia di poter alzare anche qui l’asticella, provando ad organizzare il prossimo anno, perché no, direttamente le final 8 di coppa, che porterebbero di conseguenza il doppio delle squadre da dover ospitare in città ed il prestigio di vedere alzare proprio a Reggio Calabria l’ambita coppa europea, tornando però al discorso fatto in precedenza, ovvero che per
alzare il livello degli obiettivi, ci sarebbe ovviamente bisogno di maggiori aiuti finanziari che possano permetterci economicamente, di fare diventare la nostra città protagonista attraverso il nostro club in diversi ambiti”.
Reclutamento sul roster e settore giovanile. Cosa bolle in pentola?
“Non nascondo che siamo in contatto con diversi atleti, continuando però nelle nostre idee di lavorare con un roster giovane che possa avere futuro ed aspettative importanti. Abbiamo confermato il 60% del roster dell’ottima stagione appena conclusa e siamo felici di questo perché sottolinea il buon lavoro svolto, che ci permette ancor più di guardare positivamente il futuro, continuando con ragazzi davvero giovani e con tanta voglia di crescere. Purtroppo, se si vuole crescere e potenziare il roster, è ovvio che qualche giocatore bisogna lasciarlo andar via per dare spazio a nuovi innesti che possano aiutare ancor più ad alzare il livello del club. Da un certo punto di vista ovviamente questo ci dispiace perché in passato abbiamo dato fiducia e creduto su atleti che magari col tempo non hanno risposto appieno alle nostre aspettative, oppure perché le regole non ci permettono di poter rinnovare alcuni di loro, soprattutto con gli extracomunitari, in cui siamo limitati dalle quote imposte dal CONI, ma questo fa parte del mondo dello sport e magari un giorno le nostre strade potranno nuovamente incrociarsi. Per quanto riguarda il settore giovanile, la nostra speranza è sempre quella di poter avvicinare nuovi e futuri campioni, magari della nostra città o regione, ed anche qua abbiamo idee e progetti che vorremmo mettere in atto, se solo avessimo maggiori risorse economiche. Tra le diverse idee che abbiamo, c’è la volontà di creare allenamenti itineranti per tutta la nostra regione, toccando le principali città come Catanzaro, Cosenza e delle province ogni 15 giorni, per cercare di far avvicinare sempre più ragazzini a questo bellissimo sport, facendo nascere anche l’interesse di qualche società di basket del territorio calabrese, che in sinergia con noi, possa continuare il lavoro coordinato dalla nostra supervisione, con la speranza magari di vedere un giorno qualcuno di questi ragazzini, affiancati alla squadra di serie A, e che grazie allo sport potranno avere certamente nuovi sguardi verso la vita”.